Comunicati stampa
Università di Catanzaro: il Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica vince il bando Fondazione Roche per la ricerca indipendente
Catanzaro, 4 giugno 2025 – Il Dipartimento di medicina sperimentale e clinica dell’Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro è tra i vincitori dell’ottava edizione del Bando “Fondazione Roche per la ricerca indipendente”. Con un investimento complessivo di 350mila euro per il finanziamento di sette progetti presentati da ricercatori under 40, il Bando ha premiato l’università di Catanzaro destinando 50 mila euro per lo sviluppo di un innovativo progetto nell’ambito dell’immunoterapia contro i tumori del sangue.
Autore del progetto di ricerca “Sviluppo di una strategia immunoterapica di precisione contro le neoplasie delle cellule B mediante una piattaforma agnostica” è Daniele Caracciolo, Professore Associato di Malattie del Sangue dell’Università Magna Graecia di Catanzaro. A commento dello studio vincitore ha affermato: “L’ipotesi alla base di questo progetto è che la scoperta di nuovi bersagli terapeutici sulla superficie delle cellule tumorali possa rappresentare un’importante opportunità clinica per lo sviluppo di un’immunoterapia personalizzata contro neoplasie del sangue come leucemie, linfomi e mielomi. L’obiettivo è, quindi, istruire il nostro sistema immunitario a distruggere selettivamente le cellule tumorali che esprimono questi nuovi bersagli terapeutici”.
Dal suo lancio ad oggi, il Bando “Fondazione Roche per la Ricerca indipendente” ha stanziato 4,3 milioni di euro, affermandosi come una delle iniziative di maggior successo in questo ambito: sono stati più di 2.600 i progetti candidati negli anni e 63 quelli finora finanziati.
“Investire nel talento e credere nei giovani ricercatori significa scommettere sul futuro del nostro Paese. In Fondazione Roche siamo convinti che sostenere la ricerca indipendente sia una leva strategica per far crescere il Sistema Italia – ha affermato Mariapia Garavaglia, Presidente di Fondazione Roche – È nostro dovere continuare a cercare soluzioni innovative che migliorino concretamente la vita delle persone, rispondendo con visione e coraggio alle nuove sfide della salute”.
Il 5 maggio scorso si sono aperte le candidature per la nuova edizione del bando. Sarà possibile presentare i progetti – in lingua inglese – fino al 1° agosto 2025, esclusivamente attraverso il sito www.rocheperlaricerca.it. Anche la nuova edizione prevede che i progetti siano presentati da Enti pubblici o privati italiani, senza scopo di lucro, e da IRCCS. Il responsabile del Progetto di Ricerca (PI, Principal Investigator) deve avere un’età inferiore a 40 anni. Il supporto ai giovani ricercatori operanti in Italia si traduce anche quest’anno in un finanziamento di 350 mila euro, destinato a sette progetti di ricerca in cinque aree terapeutiche: oncologia, ematologia oncologica, oftalmologia, neuroscienze e malattie ereditarie della coagulazione. Confermato Springer Nature, leader nel mondo della ricerca e dell’educazione scientifica e garante di imparzialità e terzietà, come ente valutatore.
Fondazione Roche nasce in occasione della celebrazione dei 120 anni di Roche Italia come ulteriore testimonianza dell’impegno a fianco degli italiani nell’ambito più delicato della vita di tutti noi: la salute. La Fondazione, espressione diretta delle due divisioni del Gruppo Roche (Roche S.p.A. e Roche Diagnostics S.p.A.) che investono costantemente nella ricerca scientifica e collaborano con le istituzioni per realizzare iniziative a sostegno del Paese e del territorio in cui operano, ha lo scopo di rafforzare questo impegno attraverso una voce capace di garantire indipendenza, focus e continuità di azione. In questa prospettiva, la Fondazione intende sviluppare iniziative che pongano sempre il paziente e le sue necessità al centro, per portare alla luce sia le risposte che il Sistema Sanitario Nazionale e l’ordinamento giuridico possono dare ai suoi bisogni di diagnosi, cura, assistenza e attenzione, sia le limitazioni che possono subire i diritti del cittadino in una condizione di fragilità e disabilità.
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